Il segmento di mercato della pet economy che non si può più ignorare.
Oggi, in Italia, secondo le statistiche, 6 persone su 10 possiedono un cane, con cui, nella maggior parte dei casi, si viene a creare un rapporto di amore e affetto forte, indissolubile, quasi viscerale. Negli ultimi anni, fortunatamente, il nostro paese è cambiato molto per quanto riguarda i servizi agli animali e ai proprietari, ma non abbastanza: non si è ancora infatti sviluppata quella mentalità “dog- friendly” che invece ritroviamo già da anni in altri stati. Anche se, bisogna ammetterlo, anno dopo anno ci stiamo sensibilizzando sempre di più. Gli anni della pandemia hanno portato ad un picco di adozioni di cani nelle famiglie, e ahimè anche a un successivo aumento degli abbandoni, ma ciò non toglie che il numero di questi animali nei nuclei famigliari continui ad aumentare sempre di più. Questi sono dati che non potevamo ignorare nemmeno prima del periodo pandemico, quindi figuriamoci ora che a maggior ragione dovrebbero interessarci di più. Un aspetto che ormai è sotto gli occhi di tutti è che stanno nascendo e si stanno evolvendo sempre di più le strutture ricettive per animali. Hotel, villaggi vacanze, negozi e ristoranti stanno diventando sempre più dog-friendly, e al tempo stesso si stanno sviluppando e creando nuove figure professionali e nuovi servizi dedicati al meraviglioso rapporto tra uomo e cane. In questo speach scandaglieremo le opportunità dietro a questa fetta di mercato in veloce aumento.