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Il Rapporto sul Turismo Italiano è il documento di analisi e politiche del turismo più rilevante fin dalla prima edizione nel 1984: nei primi anni della sua pubblicazione è stato identificato come la “bibbia del turismo” in quanto ha fornito definizioni teoriche, interpretazione dei fenomeni e ipotesi di sviluppo delle linee di tendenza del settore, contribuendo a tracciare le strategie di programmazione e gestione delle attività turistiche, conservando tale ruolo anche nell’epoca dei social e dei big data.
Questa XXIV edizione si rinnova nella sua veste editoriale, assumendo una nuova configurazione grazie anche all’infografica, che ne consente una più semplice e immediata lettura.
Si ricorda che la presentazione della precedente edizione alla BIT il 9 febbraio 2020, è stato uno degli ultimi eventi di settore prima del disastro pandemico e si auspica che la presentazione della XXIV edizione a maggio 2021 possa rappresentare uno dei primi eventi di una fase di ripresa del turismo.
La pandemia, nella prospettiva del turismo, è stata molto più devastante di una guerra, la più tremenda di quelle che finora scoppiate perché si configura come un avversario presente ovunque e ovunque subdolo e imprendibile.
Certamente le attività turistiche, nelle loro molteplici manifestazioni, riprenderanno nuovamente il loro corso che, tuttavia, si caratterizzeranno in modo del tutto peculiare rispetto al passato.
Questa edizione del Rapporto dà ampio spazio alla pandemia ed ai suoi effetti sia sul piano quantitativo che su quello qualitativo, approfondendo ulteriormente i temi trattati nel supplemento alla XXIII Edizione, per comprendere, in un quadro più chiaro rispetto a giugno dello scorso anno, quali saranno i cambiamenti del mercato e della società e, indicare, su quali leve puntare e quali, invece, le scelte da modificare, tenuto conto dei vincoli esterni.
Partecipano alla redazione del volume i maggiori esperti del settore coordinati da Alfonso Morvillo, direttore di ricerca del CNR-IRISS, che ha preso in carico la realizzazione del rapporto un decennio fa, e da Emilio Becheri che, che lo ha lanciato con grande spirito innovativo nel lontano 1984.
Sotto il profilo strutturale la nuova edizione del rapporto conserva la suddivisione in cinque parti, introducendo alcune semplificazione nell’Indice, ma ponendo ancora maggiore attenzione alla qualità dei contributi e al coinvolgimento di tutti gli stakeholder del settore.
Al di là della loro complessità ognuna delle cinque parte si caratterizza per alcuni elementi peculiari:
Statistiche ed economia, Servizi per il turismo, Competitività delle destinazioni e delle imprese, Turismi e mercati, Politiche del turismo.
Quest’ultimo aspetto assumerà nel futuro una grande rilevanza, grazie soprattutto alla scelta del governo di istituire quel Ministero del turismo, che tanto è stato auspicato da questo “rapporto” e, in particolare, nelle conclusioni del già citato Supplemento alla precedente edizione.